Come funziona la raccolta firme online
La legge di Bilancio 2021 ha consentito l'uso della firma digitale a partire dal 1° gennaio 2022 per la raccolta delle firme sulle richieste di referendum o le leggi di iniziativa popolare.
Un emendamento appovato dal parlamento a luglio 2021 ha consentito da subito la raccolta delle firme digitali a condizione che si usi la Firma Elettronica Qualificata (regolamento eIDAS 910/14) e si metta una marca temporale sulla firma per attestare che la firma sia avvenuta nel periodo previsto di raccolta..
Questo consente di poter firmare ovunque ci si trovi, di evitare l'uso della carta e di evitare anche la necessità di far autenticare le firme raccolte ad un notaio o cancelliere .
Questo servizio, realizzato da itAgile, offre ai comitati promotori dei referendum o delle leggi di iniziativa popolare, la possibilità di mettere subito online i loro quesiti referendari o proposte di legge, consentendo quindi, a chiunque lo desideri, di sottoscriverli con Firma Elettronica Qualificata.
Si può sottoscrivere un'iniziativa usando SPID (e prossimamente anche la CIE) oppure una propria firma digitale - purché sia una firma qualificata - oppure ancora ottenere una firma "al volo", solo per firmare quesito, tramite riconoscimento remoto messo a disposizione da TrustPro.
Il firmatario riceve copia del documento sottoscritto. Per tutte le firme raccolte il sistema manda automaticamente una PEC al comune dove il sottoscrittore vota per ottenere il certificato elettorale e mette a disposizione del comitato promotore:i documenti sottoscritti, le informazioni relative all'invio delle PEC, l'elenco dei sottoscrittori che hanno fornito il consenso ad essere contattati dal comitato promotore.
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